lunedì 25 febbraio 2013

Caritas in Veritate

Possiamo trovare molti spunti di riflessione riguardo al tema del post precedente anche nell'enciclica di Papa Benedetto XVI, intitolata Caritas in Veritate (CV), come suggeritomi da Francesco.
Il tema centrale dell'enciclica è lo sviluppo dei popoli, che deve essere inteso non come puro sviluppo economico, bensì come progresso sociale, dell'uomo e dell'umanità intera.
Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace propone una bella presentazione dell'enciclica. Nel seguito riassumo i punti che trovo maggiormente interessanti.

Un punto importante riguarda lo sviluppo umano e il suo legame con la globalizzazione. In particolare, il processo di globalizzazione va studiato in modo molto approfondito perchè già in atto, ma secondo le regole del puro interesse economico e non quelle della carità e della verità.
I prerequisiti per lo sviluppo umano sono: la libertà delle persone e dei popoli; la capacità delle persone di assumersi concretamente le proprie responsabilità. Da qui segue il principio di sussidiarietà: "una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, in vista del bene comune" (Centesimus Annus, n. 48).
Si può allora enunciare quella che è la regola aurea dello sviluppo: "la verità dello sviluppo consiste nella sua integralità: se non è di tutto l'uomo e di ogni uomo, lo sviluppo non è vero sviluppo" (CV, n. 18).

sabato 23 febbraio 2013

Discorso di Josè Mujica al G20



Nell'incontro di oggi abbiamo letto e discusso il discorso fatto da Josè Mujica, presidente dell'Uruguay, al G20 tenutosi in Brasile nel 2012. Voglio riportare anche qui la trascrizione dell'intervento, perchè offre moltissimi spunti di riflessione sulla nostra società, le nostre scelte e il futuro che ci aspetta se continuiamo a seguire questa rotta.


Autorità presenti di tutte le latitudini e organismi molte grazie, e i nostri ringraziamenti al Popolo del Brasile, e alla sua signora Presidente e molte grazie alla buona fede che sicuramente hanno manifestato tutti gli oratori che mi hanno preceduto. Esprimiamo la intima volontà come governanti di accompagnare tutti gli accordi che questa nostra povera umanità possa sottoscrivere. Tuttavia, permetteteci di farci alcune domande a voce alta: per tutta la sera si è parlato di sviluppo sostenibile, di tirare fuori masse immense dalla povertà. Che cos’è che ci frulla per la testa? Il modello di sviluppo e di consumo attualmente è quello delle società ricche?

mercoledì 13 febbraio 2013

Prossimi appuntamenti

Oggi inizia la quaresima, periodo di intensa attività per il M&C! Le iniziative saranno quelle tradizionali, ovvero il mercatino equo e solidale e la Comida de Pablito. Solo due parole per spiegarle, dato che questo è il primo post a loro dedicato.
Il mercatino consiste nella vendita di beni provenienti dal commercio equo e solidale nello spiazzo di fronte all'entrata della chiesa: un'ottima occasione, dato il gran numero di persone che ci passano davanti, per pubblicizzare i prodotti di un mercato attento a garantire i diritti e un trattamento economico e sociale giusto ai lavoratori e ai produttori nei paesi in via di sviluppo. Il commercio equo e solidale è pertanto uno strumento fortissimo, che tutti possiamo facilmente sostenere, per combattere lo sfruttamento, sia delle persone (lavoratori e produttori sottopagati, lavoro minorile, espropriazione di terre) che dell'ambiente (deforestazione, monocolture intensive, ogm, pesca industriale).
La Comida de Pablito è una cena, alla quale tutti possono partecipare liberamente, in cui cerchiamo di metterci nei panni di chi è nato in un paese in via di sviluppo, quindi con molte meno risorse di noi. Il pasto che condividiamo è molto povero, sia in qualità che in quantità, ma rappresenta il massimo che milioni di persone possono permettersi ogni giorno. Per saperne di più vi rimando alla pagina "Comida de Pablito".

Il primo appuntamento in programma è la riunione in cui organizzeremo nel dettaglio queste iniziative, che sarà sabato 23 febbraio alle ore 15 in chiesa. Le date proposte per le due attività sono: domenica 10 marzo il mercatino equo e solidale; venerdì 15 marzo la Comida. Chiunque volesse unirsi al team per dare una mano è il benvenuto!

domenica 10 febbraio 2013

Cos'è il M&C

Mappa dell'indice di sviluppo umano, aggiornata al 2011 (United Nations Development Programme).


Il gruppo Missione e Carità si propone un duplice scopo: da un lato il sostegno a chi opera in missioni a contatto con realtà di povertà e disagio estremi, dall'altro il ricordo degli insegnamenti cristiani alla nostra stessa comunità, con iniziative che mostrino le realtà difficili presenti nel mondo a chi troppo facilmente si lascia cullare dal benessere.
Le attività sostenute dal mec sono volte prima di tutto al secondo aspetto: il messaggio che deve passare è che nessuno di noi ha deciso dove nascere, quindi chi è stato più fortunato non può pensare che ciò sia dovuto a chissà quale merito particolare e quindi ignorare, o peggio sfruttare, la condizione di chi invece è stato meno fortunato.
Ancora oggi siamo lontanissimi da una qualsivoglia situazione di equilibrio e forse una parità di condizioni tra tutti gli uomini è irraggiungibile. Forse non è affatto giusto pensare di voler raggiungere a tutti i costi una tale situazione di uguaglianza, forse è meglio sognare "una società non utopistica, meno perfetta e più libera" (Nikolaj Berdjaev). Resta comunque un grave problema che dobbiamo affrontare, cioè il fatto che nonostante il livello di conoscenza cui siamo ormai giunti e le tecnologie di cui disponiamo, le solite disuguaglianze tipo nord-sud del mondo, ricchi-poveri, liberi-schiavi, diventano sempre più profonde e sempre più difficilmente colmabili, date le sempre più variegate forme sotto cui si manifestano.
Noi membri del M&C siamo convinti che questa tendenza debba essere invertita e ci adoperiamo attivamente, nel nostro piccolo, affinché ciò avvenga. Lo facciamo con varie iniziative: il mercatino equo e solidale; la “comida de pablito”, cena povera in periodo quaresimale nella quale proviamo a metterci nei panni di chi ha molto meno di noi; diverse attività nel contesto della sagra parrocchiale. Ma non siamo degli illusi: sappiamo che, nonostante tutti i nostri sforzi, il contributo che diamo noi personalmente è quasi trascurabile. Per questo il nostro obiettivo principale non è quello di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, tanto per sentirsi a posto con la coscienza, bensì quello di ricordare ogni volta, a tutte le persone che incontriamo, quel messaggio: nessuno di noi ha deciso dove nascere.