lunedì 7 aprile 2014

Una splendida serata, nonostante tutto!

La comida di quest'anno è stata davvero una delle più combattute di sempre! Finita di organizzare all'ultimo minuto, superando mille ostacoli, possiamo dire che è stata ugualmente un successo, anzi, un grande successo! Non tanto per la partecipazione, perchè come previsto è stata piuttosto scarsa, meno di una trentina di persone in tutto, quanto per il momento di profonda riflessione vissuto dopo il pasto, grazie alla testimonianza di don Alberto Basso, missionario nel nord-est del Brasile per più di sei anni e rientrato in Italia l'anno scorso.

Ma andiamo con ordine. Ore 20.35: arrivano i primi ospiti, 4 persone: panico. Ore 20.45: i giovani dei gruppi finalmente si fanno vedere, il Gigi's saloon si anima. Ore 21.05: termina finalmente la via crucis e un nutrito gruppo di persone (5!) raggiunge il salone: è ora di cominciare, nessun altro si farà vivo!
E olé, ottimo riso e gustosi fagioli per tutti!

Finito di mangiare, un piccolo sketch con due citazioni di Lao Tze (filosofo cinese del VI secolo a.C.). Poi subito la parola a don Alberto, che con grande trasporto ci parla dei suoi ricordi, delle sensazioni, delle emozioni vissute con i più poveri del Brasile. Sembra un fiume in piena: per un'ora, mano a mano che gli tornano in mente, ci racconta dei momenti più particolari e delle persone che più lo hanno colpito. Molto profonda in particolare la riflessione su cosa significa realmente povertà: certamente i soliti villaggi senza corrente elettrica, dove i vecchi coltivano la terra ancora con l'aratro trainato da muli, ma soprattutto i giovani che restano attaccati tutto il giorno al cellulare o al computer, ricaricati grazie a un piccolo pannello solare, vivendo la "vita" parallela dei social network e aspettando la primavera per migrare in massa verso le megalopoli del sud in cerca di un modo facile e poco faticoso per fare un po' di soldi e sopravvivere.