Missione Sierra Leone


Le offerte che vengono raccolte durante gli eventi organizzati dal gruppo vengono donate a missioni operanti nei Paesi in via di sviluppo. La destinazione degli aiuti viene stabilita di anno in anno, in base a richieste particolari da parte di missionari o alle conoscenze di ciascuno di noi.
Nel 2012 abbiamo deciso, su suggerimento di Domenico, di contattare Padre Giuliano Pini, che è stato parroco della chiesa SS. Martino e Rosa a Conegliano per alcuni anni, fino al gennaio 1988, quando ha deciso di partire per la Sierra Leone. Lì ha diretto due Istituti Professionali ed un Liceo con oltre mille studenti, in diverse missioni gestite dalla Congregazione dei Giuseppini.

Padre Giuliano Pini
Padre Giuliano ha vissuto in prima persona la guerra civile sierraleonese, durata dal 1991 al 2002, nella quale è anche stato sequestrato dai ribelli del RUF (Revolutionary United Front) nel 1999. In questa guerra, provocata dai Paesi ricchi principalmente per il controllo delle miniere di diamanti, sono state commesse violenze indicibili ai danni soprattutto di donne e bambini: tristemente noto è l'arruolamento forzato di circa 100 000 bambini tra i 10 e i 14 anni nel RUF, costretti poi, sotto l'effetto della droga, a commettere azioni terribili, come l'amputazione di mani e piedi ai prigionieri. La guerra ha causato la morte di decine di migliaia di persone e alcuni milioni di profughi, oltre ai circa 150 000 tra uomini, donne e bambini, che hanno subito amputazioni dai ribelli e dai bambini-soldato.
Queste le parole di Padre Giuliano: “Nella missione, ogni giorno, offriamo un piatto di riso a più di mille studenti, ai nostri lavoratori e agli insegnanti delle nostre scuole. Per loro è l'unico pasto al giorno! [...] Apriamo la nostra porta ai tanti disperati che bussano e diamo loro una parola amica ed un aiuto morale e materiale. Li aiutiamo a vivere una vita più dignitosa. La Sierra Leone è un paese in ginocchio e la ricostruzione è lentissima. […] Non elemosina, ma aiuto che permetta alla persona di iniziare un'attività che la porti a camminare con le proprie gambe.”


2012

Ispirati dalle parole di Padre Giuliano riportate sopra abbiamo deciso, discutendone anche con lui, di usare le offerte raccolte durante l'anno per acquistare dei kit da elettricista/tecnico informatico. Siamo riusciti a comprare 16 cassette complete di tester, set di cacciaviti di precisione, cacciaviti isolati, cercafase, spellafili e altri strumenti per lavori di elettrotecnica, destinate ai neodiplomati dell'istituto professionale della missione di Freetown, che hanno così la possibilità di esercitare la professione nelle città e nei villaggi da cui provengono. Il materiale è stato acquistato qui in Italia ed inviato in Sierra Leone in un container, insieme a moltissimi altri doni (computer, generatori elettrici, cancelleria) raccolti dall'Associazione "Amici di Padre Pini Onlus".

Ecco un paio di foto scattate durante la preparazione e l'imballaggio:

 

Della spedizione, partita lo scorso novembre, abbiamo avuto notizia il 9 febbraio, quando è arrivata la mail di ringraziamento da parte di Padre Pini:


Buone notizie da Conegliano, buone notizie anche dalla Sierra Leone. Il container è arrivato due settimane fa. L'abbiamo scaricato e ora stiamo controllando il materiale (è un container da 12 metri!). Il vostro pacco è arrivato sano e salvo (non è stato aperto al porto) e abbiamo cominciato a distribuire le valigette agli studenti che riparano computer. Immaginate la loro gioia. Avete spedito materiale di alta qualità che durerà a lungo. Il Preside dell'Istituto Professionale (giuseppino sierraleonese che mi ha sostituito) ringrazia del dono prezioso. E' orgoglioso che la sua scuola sia attrezzata come quando c'ero io come preside. Anch'io vi ringrazio di cuore.
Penso che sia una bella soddisfazione vedere che i soldi vanno a finire bene!
Un salutone”


















2013

Anche quest'anno continuiamo a seguire la rotta impostata lo scorso anno, focalizzandoci su progetti concreti suggeriti direttamente da Padre Giuliano.

Dopo un'estate travagliata, persa la possibilità di incontrarci direttamente, ci siamo messi d'accordo telefonicamente con Padre Pini per procurare un certo numero di sedie e banchi per uno degli istituti scolastici diretti dai Giuseppini in Sierra Leone. Francesco si è attivato immediatamente e grazie ai suoi contatti nel seminario di Vittorio Veneto ha scoperto a San Vendemiano chi poteva fornirci il materiale. Pronte le 30 sedie e gli altrettanti banchi ecco un nuovo problema: vanno portate al container a Modena! Altre conoscenze, altri favori: stavolta scomodando l'Associazione Famiglie Rurali riusciamo ad avere furgone e autista. Quando non si hanno mezzi propri si deve contare sulla solidarietà! E l'aver organizzato e portato a termine tutto in poche settimane dimostra che in giro ce n'è ancora tanta! Naturalmente a tutti quelli che ci sono venuti incontro, dai produttori delle sedie a chi ci ha aiutato ad imballarle e trasportarle fino al container a Modena, va un grande ringraziamento da parte del M&C!


Ecco alcune foto dei lavori!

Alberto (Associazione Famiglie Rurali), Marco e Domenico con le sedie pronte per la spedizione


Appena riceveremo notizie dalla Sierra Leone ci aggiorneremo!

2 commenti:

  1. Come ben scritto in "Cos'è il M&C", da non-illusi il nostro obbiettivo principale è promuovere il nostro messaggio, far vedere alla gente che incontriamo e ai nostri animati, che si possono fare queste piccola gesta, far nascere il dubbio di quanto siamo egoisti nel quotidiano, che siamo tutti protagonisti.
    Ma vedere queste foto dei kit da elettricisti in uso (poco tempo fà in mano a Marco, Pippo e Poppy che li avevano appena comprati), non sono un'illusione, dà un pò di soddisfazione :), e ci dicono di lavorare col giusto entusiasmo.
    Non dico niente di nuovo, ma durante le prossime attività potremmo ben fare un cartellone o una semplice stampa A3 di questa notizia, così da mostrare ai partecipanti la praticità delle loro offerte (anche di fianco alla classifica delle freccette che rifaremo).
    Sane

    ps. ma qui da noi sanno aggiustare un pc col tester in mano, o semplicemente ti fanno sostituire i pezzi del pc a go go, se non l'intero pc per far girare l'economia? Il dubbio ha facile risposta...
    Ah la quasi-perduta cultura dell'aggiustare le cose.

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    1. Prepareremo sicuramente un bel resoconto cartaceo da mostrare la sera della comida, per far vedere che le piccole azioni concrete ci sono! Tra non molto sarà pubblicato il post con le attività in programma fino a Pasqua e l'ordine del giorno del prossimo incontro del gruppo.

      Riguardo al post scriptum, non posso che essere d'accordo con te...

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